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La Chiesa dell'Addolorata è situata in Piazza Statuto a Casale Monferrato (AL). Edificata nel 1768 dall'architetto Magnocavalli. L'interno a pianta centrale conserva nella zona absidale due sculture lignee probabilmente della fine del XVII secolo.

Un ricordo/presentazione di Secondo Mesturino

Il Circolo Pio X, fondato dal Canonico Don Emilio Buzio, ha avuto il massimo fulgore con il suo successore – come Parroco dell’Addolorata – il Canonico Don Giuseppe Palena. Il Pio X sotto la guida illuminata di don Giuseppe Palena ha dato inizio alla Filodrammatica che per tanti anni ha allietato gli abitanti di Casale e del Monferrato. In quei tempi, privi di televisione, una serata a teatro era la cosa più ambita da tutti. I componenti della Filodrammatica – tutti rigorosamente uomini – si preparavano a recitare (la commedia o la tragedia), d’inverno, nei locali dell’ex “Silvio Pellico” al caldo di due stufette alimentate dalla legna che i provetti attori si portavano da casa. Così nascevano, con l’impegno di tanti parrocchiani, le commedie come Gelindo, I Promessi Sposi, ecc., tutte rigorosamente tratte da libretti teatrali. Tanti gli attori che si sono avvicendati nella Filodrammatica Pio X, ognuno con caratteristiche ben definite. Vorrei ricordarli tutti, memoria permettendo: Dante Ravazza – segretario amministrativo, Amedeo Sartorio – il buffone per eccellenza capace di far crepare di risate il pubblico, Pierino (Nino) Demichelis - fine dicitore nelle scene drammatiche, Mario Poletti –il ragazzo innamorato, Gino Musso – il don Abbondio, Primo Pleitavino - il maggiordomo, Mario Musso – la comparsa, Spirito Figazzolo – spalla di Sartorio nelle parti comiche, Gino Cappa e Giulio Novarese – nelle parti di signori benestanti, Giuseppe Cappa – nella parte del buffone di corte, Giuseppe Cartosso – per le parti drammatiche; e poi tutti gli altri: Remo Milani, Giovanni Darbesio – il buffettista, Mario Giordano – la comparsa, Tino Loqui – che con il suo violino allietava il pubblico tra un atto e l’altro, Giovanni Demichelis – il fine suggeritore, Mario Spinoglio, Aldo Bottazzi, Dino Falabrino, Sandro Descondi, Giuseppe Patrucco (Pinin, il sacrestano della Parrocchia), Giuseppe (Pinin Zavattaro – raffinato personaggio, Mario Omega, Giuseppe Valenzano, Giovanni Marisio, Dante Ceresa, Mario Perotto, Lino Filippi, Giulio Francia, Primo Donna, Renato Bagnera, Lorenzo Aceti, Silvio Roggero, Adriano Corona, Rocco Baviera, Francesco Boda, Pierino Portalupi, Carlo Bianchi. Infine i più giovani: Piero Cappa, Secondo Mesturino, Teresio Calò, Flavio Rolando, Bruno Filippi, Carlo Desana, Dino Cerva, Angelo Celoria, Pasquale (Pasqualino) Galata. La Pio X per anni ha dato spettacoli a Casale, a Moncalvo, a Murisengo, ottenendo grande successo. Erano tempi in cui le persone apprezzavano l’amicizia, l’amore alla famiglia, il rispetto per tutti (anziani e giovani) l’orgoglio di sentirsi cristiani, legati al Santo Padre che da Roma era luce e guida per tutti.
Secondo Mesturino

Il Circolo Pio X svolgeva, ovviamente, anche altre attività legate alla Parrocchia. La formazione spirituale, i momenti di preghiera e la carità facevano parte della crescita umana e cristiana di quei giovani diventati tutti uomini “impegnati” nella professione, nella famiglia, nella testimonianza cristiana nella società. Infatti alcuni di loro furono attivi nella Resistenza, altri furono coinvolti nella politica locale, altri ancora furono apprezzati nella professione (commerciale, artigianale, ecc), moltissimi nell’assistenza a poveri e malati, soprattutto nella S. Vincenzo. La carità per i più bisognosi è stata la sensibilità che don Giuseppe Palena è riuscito a trasmettere e che ha caratterizzato quella generazione.

1 commento:

Unknown ha detto...

Sono davvero commosso nel rirovare notizie sulla mia cara Parrocchia dell'Addolorata di Casale Monferrato dove trovo citati con al "retùr", il generoso don Giuseppe Palena altre persone della mia giovimezzA come: al Medéu (Amedeo Sartorio), al "Giouanìn" (Giovanni Demichelis), Dino Cerva uno dei più cari amico che non ebbi più modo di trovarlo. Le cui ore libere del periodo della mia fanciullezza e prima giovinezza le trascorsi sempre a "l'uratòri d'la Duluràta", tirando molto occasionalmente anche il sipario delle recite della filodrammatica "Pip X" (mi ricordo, particolarmente, una al teatro dell'Nuovo Ospedale S. Spirito con l'anziano e spiritoso Siro Caranti). Ma quanto avrei ancora da dire. Magari con questo messaggio potrei nuovamente acmabiare quaòche parola con Pier Angelo Vitale , il succitato Dino Cerva. Attualmente sono reperibile sulla guida del telefono di Monza mia attuale e amata città (oltre Casale, s'intende). Salutoni corduali.
Sa dro Libertini