da Il Monferrato del 7 novembre 2008
Se voi passate in un piccolo vicolo, il vicolo Fretti, di fianco alla chiesa dell'Addolorata di Casale, verso il fondo troverete una porta, i cui assi, per la verità stanno insieme solo per forza di abitudine, che ci introduce, nei segreti della nostra chiesa. Salendo un breve tratto di scale, attenzione a non ruzzolare fino in fondo, ci traviamo al primo piano in un grande stanzone. Muri che “sboffano”, tinteggiatura, il cui ricordo si perde nella notte dei secoli, pavimenti in cotto ultra consumati e all'interno si trovano tutte quelle cose «che un giorno potrebbero servire», ma che in realtà non serviranno mai e che nessuno non avrà mai il coraggio di eliminare.
Al piano superiore diverse stanzette, completamente vuote, e non solo di arredo, ma anche di pavimento ed i soffitti lasciano molto a desiderare. Ora vista la situazione di questa parte della chiesa, a sinistra del presbiterio, il parroco don Pietro ed il consiglio per gli affari economici hanno ritenuto opportuno intervenire per risanare queste stanze, in quanto il rimandare l'intervento sarebbe stato sempre più costoso e sempre più difficile per la probabilità di crolli.
L'intervento nello stanzone del primo piano, non è solo di tipo conservativo, ma serve per dare altri spazi alla catechesi, alla pastorale, per avere nuovi e necessari luoghi in cui incontrare le varie realtà della parrocchia e nelle stanze superiori, una volta risanate, la creazione di un museo parrocchiale, in cui raccogliere documenti, reliquie, paramenti, oggetti di culto.
Oltre alle opere di muratura (al piano superiore sono inevitabili il rifacimento dei pavimenti e il consolidamento dei soffitti delle stanze), sono necessari il rifacimento totale degli impianti elettrici, attualmente inesistenti, e la fabbricazione ex novo di tutti gli infissi e di tutte le porte.
Queste sono le idee, ma tra il dire ed il fare c'è sempre di mezzo il mare rappresentato dagli elevati costi e dalla scarsa disponibilità finanziaria della parrocchia. Allora, rinunciare a tutto, attendere che tutto crolli, anche dal punto di vista materiale o cercare qualcuno che ci offra una nave per poter navigare? La nave ce l'ha offerta la Fondazione della Cassa di Risparmio di Alessandria rispondendo generosamente al nostro appello. Infatti se i lavori sopra descritti hanno potuto avere inizio e, oggi, sono quasi terminati lo dobbiamo solo ed esclusivamente all'aiuto indispensabile della Fondazione. Perciò sentiamo il dovere di ringraziarla per il suo intervento senza il quale il risanamento sarebbe stato impossibile.
Tuttavia il pur generoso intervento della Fondazione non copre tutte le spese necessarie per portare a termine le opere sopra descritte, perciò ci rivolgiamo per un aiuto anche minimo, al buon cuore ed alle sensibilità dei parrocchiani e di tutti gli amici dell'Addolorata.
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