Dino cresce alla scuola di don Giuseppe Palena e da lui impara “la carità” verso il prossimo e il dovere dell’impegno. Sposato con Enrica, ha un figlio Ugo. Ha lavorato per tanti anni all’Eternit in qualità di operaio e in quell’ambiente ha maturato sensibilità sindacale e solidarietà per le difficoltà attraversate dal mondo del lavoro: sarà sempre un cristiano che guarda verso le difficoltà di chi lavora. Nel contempo richiede responsabilità anche a quanti appartengono alla classe operaia. La giustizia deve essere rispettata e attuata da tutti “padroni” e dipendenti.
L’attività più importante che svolge è però nel settore caritativo, nelle Conferenze di S. Vincenzo; lì darà il meglio di sé in un’opera di volontariato, di formazione, di preghiera che lo porterà a rispondere alla vocazione diaconale. E’ coerente in ogni attività, mai banale o disponibile ad annacquare le sue idee. Rispettato anche da chi non la pensa come lui, soprattutto in fabbrica, dove le sue idee politiche cerca sempre di metterle in dialogo con quelle degli altri, e di comprenderle.
Persona simpatica e alla mano, molto arguto gli piaceva anche raccontare barzellette e aveva la battuta facile soprattutto con espressioni dialettali. Ha collaborato come diacono con don Pietro Palena e con don Gigi Gavazza, che ha sostituito (per le cose consentitegli dall’ordine diaconale) durante i mesi di malattia di quest’ultimo nel ‘94/95.
Profonde e intense le riflessioni che proponeva durante la Via Crucis commentata dai parrocchiani. Interessanti anche i congedi al termine della Messa domenicale, sempre legati al tema della liturgia.
E’ stato sicuramente un laico che ha testimoniato in modo alto e coerente la sua fede.
Nessun commento:
Posta un commento